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Servizi di necroforia non tariffati
Il Comune, pur avendo tra il personale in servizio il necroforo, ha esternalizzato il servizio di tumulazione in loculi cimiteriali. Il costo di questo servizio è posto a carico del bilancio comunale che paga tali prestazioni senza averne stabilito le necessarie tariffe. A parere del sottoscritto, che rilascia pareri di regolarità contabile, questo sistema non appare perfettamente legittimo. Si richiede un vostro parere.
Comune di Laconi (OR)
L’art. 117 del Testo Unico Enti Locali, D.lgs. 18 agosto 2000, n.267, prescrive che le tariffe devono coprire tutti i costi.
Qui addirittura non sono state fissate le tariffe di una serie di operazioni con cui il Comune, con i soldi di tutti, fa un favore a singoli cittadini, regalando loro una prestazione.
Teniamo presente che il Comune ha il solo obbligo istituzionale di fornire gratuitamente il terreno per la sepoltura in fossa per 10 anni, e successivo posizionamento in campo inconsunti e collocazione finale delle ossa in ossario comune, o accoglimento delle ceneri e loro sversamento nel cinerario comune per i residenti o coloro che muoiano nel territorio comunale e altri casi previsti dall’art. 50 del DPR 285/90.
L’inumazione, come l’esumazione ordinaria, sono – di norma – a titolo oneroso (salvi le 3 situazioni di residua gratuita’) dal 2/3/2001 a seguito dell’art. 1, 7.bis DL 27/12/2000, n. 392, convert. in L. 28/2/2001, n. 26.
A maggior ragione vanno remunerate le operazioni relative alle tumulazioni/estumulazioni, fatte su manufatti che rappresentano operazioni immobiliari opzionali (in particolare per i loculi) non previste fra i compiti obbligatori d’istituto dei comuni (art. 90 DPR 285/90).
Di conseguenza, nel caso di mancata riscossione di tariffe che coprano quanto meno i costi delle operazioni, gli Amministratori sono tenuti a risarcire il danno erariale di tasca loro se il costo è a carico del Comune.
Si consiglia di fissare immediatamente un tariffario per le operazioni di necroforia che copra i costi, e di riscuotere le tariffe prima di dare corso alle operazioni, sperando che la Corte dei Conti non si accorga del pregresso e non chieda agli Amministratori il rimborso di tutte le spese arretrate sostenute per le operazioni di sepoltura per il periodo antecedente fino al limite di prescrizione.