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Atti di pietas verso i defunti nel caso di sepolcro familiare
Premetto che ad aver costruito la cappella è stato il padre di un mio cugino, con cui per vari motivi non andiamo d’accordo. Questo cugino unico è in possesso della chiave della cappella.
Avendo Lui chiuso la cappella dove all’interno sono sepolti i nonni (genitori di mia madre e di suo padre), posso io chiedere in un orario di apertura del cimitero, la possibilità di far aprire la cappella, per poter fare visita ai miei Nonni?
Privato
Gli aventi titolo della concessione di sepolcro familiare non possono impedire le operazioni di pietas svolte a favore dei defunti da qualsiasi persona legata da parentela/affetto/amicizia con il defunto.
Vi sono riferimenti giurisprudenziali e derivanti da consuetudini d’uso consolidate.
Pertanto, visti i cattivi rapporti con il cugino, dopo aver chiesto che le venga garantito l’accesso alla tomba in orari da concordare col titolare della tomba in una forma qualsiasi quale:
a) deposito di copia della chiave presso il servizio di custodia cimiteriale e autorizzazione all’uso e riconsegna
b) appuntamento a tempi brevi con accompagnamento del titolare durante la visita
c) mancata chiusura della tomba
d) altro da concordare
Se non ottiene soddisfazione, mandi una PEC all’ufficio cimiteriale comunale, significando che il responsabile della custodia cimiteriale (in genere un dirigente, se non il Sindaco, non l’addetto alla custodia) deve garantire questo diritto all’espressione di atti di pietas, significando che se gli uffici addetti non attiveranno adeguate e soddisfacenti procedure, si procederà per vie legali in solido sia contro il cugino che contro il Comune, con richiesta di danni morali per l’impedimento ad esercitare un diritto.
Si faccia assistere da un legale se non ottiene soddisfazione immediata.