Rinuncia quota ereditaria e consenso alla movimentazione dei resti
Sono erede con mio fratello della tomba (concessione perpetua) che mio padre (defunto) ha fondato. Ora io vorrei rinunciare alla mia parte in favore di mio fratello. Il notaio dice che si deve informare perché non conosce l’argomento e l’ufficio cimiteriale che devo scrivere una comunicazione al Comune che verrà protocollata e conservata nella documentazione della tomba. Io ho consultato il vostro forum dove, invece, si parla di atto notarile o davanti al segretario comunale. Cosa faccio? Ho letto, sempre sul forum, che facendo questa rinuncia abdicativa rinuncio alla sepoltura mia e dei miei discendenti e alle spese di manutenzione, ma non mi è del tutto chiaro se, in futuro, dovrò comunque partecipare alle spese per la movimentazione dei defunti sepolti e se dovrò essere consultata per avere il mio consenso.
Se vuole rinunciare, a favore degli altri aventi diritto al suo diritto di sepoltura per se’ e discendenti, deve anche rinunciare all’eredita’ e pertanto deve fare un atto notarile (art. 519 C.C.) e trasmetterlo ufficialmente agli altri aventi diritto e al Comune perchè possa verificare che in futuro non vi facciate seppellire nella tomba.
Se non rinuncia anche all’eredita’, non potra’ piu’ farsi seppellire ma dovra’ concorrere alle spese di manutenzione.
La movimentazione dei resti sepolti (es.: la rimozione dai loculi) può essere decisa solo dal coniuge in primis e secondariamente dai parenti più prossimi (es.: i figli) e da nessun altro. Si puo’ fare solo se sono concordi o tutti o la maggioranza dei parenti piu’ prossimi pari grado del defunto a seconda di quanto prescritto nel regolamento di polizia mortuaria. Se non c’e’ scritto niente, deve esserci unanimita’ per analogia a quanto prescritto per la cremazione dal DPR 285/90. Pagano quelli che decidono la movimentazione.
Nel caso: per movimentare i resti di suo padre, anche se lei ha rinunciato al suo diritto di sepoltura, per poterli movimentare, se non vivente la madre, deve esserci anche il suo assenso.
Per i vari diritti che si sovrappongono in un sepolcro si veda la Newsletter ottobre 2018.