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Scritte illeggibili su lapidi di tomba di famiglia
la mia famiglia ha in concessione perpetua una tomba, dove in quasi circa 150 di esistenza sono state effettuate varie sepolture.
Dovendo effettuare dei lavori di manutenzione straordinaria ed a seguito di un sopralluogo sul posto, si è presentato il problema che sulla vecchia lapide esistente, i nomi dei defunti, comprese le date di nascita e di morte sono diventati illeggibili, per cui risulta impossibile poter ricostruire una nuova lapide.
- Vorrei sapere da voi se il Comune, attraverso il proprio ufficio dei servizi cimiteriali, è in grado di fornire attraverso un documento ufficiale questa informazione
- Qualche disposizione di legge preveda un qualche obbligo dallo stesso Comune?
C’è da rilevare che se le epigrafi risultano illeggibili l’avente titolo non ha mantenuto la tomba in stato di decoro (obbligo di legge) e quindi una prima colpa è sua.
Il Comune, come custode cimiteriale, è tenuto a sapere chi è sepolto in ogni sepoltura.
I dati vengono rilevati nel registro cimiteriale e gestiti come anagrafe e catasto cimiteriale (obbligo di legge). Quindi un primo tentativo è di risalire, tramite la collocazione, ai dati dei defunti.
Purtroppo se si risale troppo nel tempo (qui si parla di 150 anni) le cose non sono così semplici, per cui se non si potesse avere risposta per le sepoltura più vecchie dalla consultazione dell’anagrafe/registro, non resta che chiedere all’Ufficio cimiteriale l’autorizzazione all’apertura dei loculi per la verifica di quanto contenuto nel loro interno. Ogni confezione di bara o cassetta ossa o urna cineraria, riporta una targhetta obbligatoria in cui sono riportati Nome, Cognome, anno di nascita e anno di morte del Defunto, quindi questa risulterà anche una conferma e/o un aggiornamento di quanto risulta sul Registro e anagrafe cimiteriale.