Tomba di famiglia: divisione dei loculi
Tempo fa mio padre prese in concessione un lotto presso il cimitero di Guidonia Montecelio (RM) sul quale fece edificare la tomba di famiglia composta da 8 loculi.
Alla sua morte gli eredi sono i seguenti: moglie e tre figli, pertanto una ipotetica divisione sarebbe: un loculo per la moglie e 2 per ogni figlio.
Si vuole sistemare il manufatto anche rendendo i loculi agibili e usabili (come indicato dalla attuale società che gestisce il cimitero), ma uno degli eredi non vuol concorrere nelle spese per la sua quota, ne tantomeno firmare rinunce.
Pertanto Vi chiedo se è possibile fare una divisione ufficiale dei loculi (anche con scrittura privata), in modo tale che chi affronta delle spese divenga proprietario dei loculi di cui si è fatto carico, mentre chi non vuole concorrere economicamente per la sua quota, può tenere i loculi grezzi come sono allo stato attuale.
Privato
Una tomba di famiglia, come ogni bene, passa in eredità alla morte dell’avente diritto.
E come ogni bene immobile di più proprietari viene regolato come se fosse un condominio.
Pertanto le quote millesimali, se fossimo nel caso di mancanza di testamento, vanno per metà alla moglie e per un terzo dell’altra metà a ciascuno dei 3 figli.
In caso di innovazioni quale la ristrutturazione dei loculi valgono le regole di condominio; per le innovazioni maggioranza dei 2/3.
Ma bisogna capire se le innovazioni sono necessarie per l’utilizzo dei loculi o sono voluttuarie, ad esempio per un maggiore decoro, nel qual caso gli oneri sono a carico di chi intende farli. Va quindi verificato se i loculi sono a norma per cui gli interventi sono necessari, o no.
Non esistono loculi riservati in una tomba di famiglia in quanto si va per premorienza fra tutti gli aventi diritto, ovvero chi prima muore prima viene sepolto fino ad esaurimento dei posti salma.
Ciò non toglie che se sono consenzienti tutti gli interessati è possibile qualsiasi accordo privato fra gli stessi, fermo restando che per il Comune nulla cambia, ovvero i responsabili della manutenzione e del decoro sono gli eredi, tutti, a meno di rinuncia per atto pubblico da parte di qualcuno sia alla proprietà che al diritto di sepoltura per sé e discendenti.