Utilizzo di un loculo
A seguito di una concessione, mia nonna ha acquistato un loculo indicando che poteva essere utilizzato da lei o da un componente il suo nucleo familiare. Premetto che questo loculo era stato acquistato per sorella invalida, ma purtroppo non è stato indicato poiché nel 1994 (anno dell’atto) vi era l’uso di prestarli.
Adesso la sorella di mia nonna è deceduta ed il comune ne ha vietata la tumulazione poiché non era residente, dapprima dicendo che la sorella non appartiene per normativa al nucleo familiare. Io ho fatto varie opposizioni (dimostrando che la residenza anagrafica può essere inglobata nel nucleo familiare) e poi mi è stato risposto che alla data dell’acquisto della concessione le due sorelle non risiedevano insieme.
In quella data la sorella invalida e non autosufficiente dalla nascita risultava risiedere da sola (impossibile!), quindi è palese che la sorella che la accudiva in quel momento non aveva effettuato la variazione della residenza (sono rimaste insieme fino alla morte e la residenza è stata aggiornata).
La titolare del loculo (ancora in vita, ma non più capace di intendere e volere), si trova ora con due loculi intestati, poiché nel frattempo aveva acquistato un’altra concessione accanto al loculo del marito in un altro cimitero.
A seguito di quanto sopra esposto, quindi vi chiedo se c’è un modo per ottenere questa concessione per la tumulazione nel posto corretto, poiché dalle varie risposte avute dal comune è palese la volontà di impedire l’utilizzo del loculo così da avere la possibilità di concederlo ad un nuovo richiedente.
Privato
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Un fondatore di sepolcro può fondare:
1) una tomba ereditaria, quando, oltre a se stesso, indica nominativamente chi può esservi sepolto
2) una tomba di famiglia, in tutti gli altri casi; in questo caso è possibile indicare uno o più benemeriti, ovvero persone anche non famigliari, ma vicine affettivamente al fondatore, ma solo all’atto della concessione.
In questo caso si tratta di una tomba di famiglia, ovvero in questa tomba possono essere sepolti i famigliari del fondatore.
La nozione di famiglia non è ben definita, per cui dovrebbe far specie il regolamento di polizia mortuaria comunale, ovvero possono essere sepolti nel sepolcro solo le persone indicate dal regolamento.
In mancanza di indicazioni da regolamento vale la giurisprudenza che in genere sicuramente indica come famigliari i discendenti e ascendenti diretti (genitori figli nipoti) e in qualche caso anche i fratelli/sorelle del fondatore.
Quindi prima di tutto bisogna vedere cosa dice il regolamento e la concessione originaria; vi potrebbero essere per esempio limitazioni per i non residenti in comune, o altre che il comune ha ritenuto di applicare.
Se nel regolamento non vi fosse specificato nulla, si va a giurisprudenza, in questo caso specifico in causa con il comune. A nostro avviso una deroga potrebbe essere possibile, vista la situazione, a patto che tutti i discendenti del fondatore di grado più prossimo allo stesso rinuncino con atto notarile ai loro diritti di sepoltura a favore della sorella della nonna, o dimostrando con testimonianze giurate non di parte la convivenza delle due al momento della morte in un “nucleo famigliare” se così si era espressa la concessione.
Se il sepolcro rimane libero potrà essere occupato da un discendente del fondatore, sempre che non ricada fra le tombe ereditarie.