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Tombe perpetue – istituto dell’immemoriale – jus sepulchri
le tombe perpetue durano in eterno se sono state fatte al inizio 1900?
Ma nel caso dovessi decidere di mettere un parente in queste tombe perpetue cosa succede? si può fare?
Privato
La concessione è un contratto fra il fondatore del sepolcro e il Comune.
Pacta sunt servanda, ovvero i patti si devono rispettare, e una delle parti non può modificare unilateralmente i termini del contratto.
Se in un contratto non ci sono clausole di durata, il contratto non ha scadenza.
Nel nostro caso, la concessione sarebbe perpetua.
Intervengono altri fattori a supporto; il primo è l’istituto dell’immemoriale, ovvero che in mancanza di prove contrarie, una situazione che a memoria esiste da lungo tempo, rimane nella situazione in cui è.
Qui ci sono alcuni fattori da verificare:
1) è reperibile la documentazione ma non ci sono clausole di durata? concessione perpetua
2) non si trova la documentazione? il fatto che l’occupazione della tomba sia stata occupata per lungo periodo dimostra che un patto contrattuale si è verificato, e non potendosi dimostrare che è stata concordata una durata, la concessione non ha durata, ovvero è perpetua.
3) Può richiedere una sepoltura l’erede/eredi del fondatore, ma in caso di mancanza di documentazione bisogna dimostrare chi era il fondatore e chi è il suo erede. Se c’è il contratto, bene, altrimenti si deve trovare dei giustificativi validi.
4) se da una tomba perpetua si è fatta una estumulazione post 1990 anche a scopo cremazione, che è vietata dal DPR 285/1990, si sono violati i patti contrattuali e la concessione è decaduta, e pertanto non ci si può più seppellire nessuno.
5) in una tomba di famiglia possono essere sepolti solo i familiari del fondatore e benefattori che lo stesso abbia indicato nella concessione; chi sono i familiari è stabilito nel regolamento di polizia mortuaria comunale e se non previsto si va per normativa regionale dove esistente (es,: Lombardia) o per giurisprudenza (discendenti in linea diretta del fondatore e relativi coniugi/conviventi more uxorio).