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Disaccordo su collocazione resti da esumazione ordinaria
Caso classico di disaccordo tra figli , in caso di esumazione ordinaria.
Due figlie non si trovano in accordo su dove mettere i resti del padre (il coniuge del defunto e anch’esso deceduto); una normativa che mi indichi su come comportarsi a livello di procedura comunale se dare precedenza al miglior posto richiesto o se aspettare l’accordo unanime.
Comune di Fucecchio (FI)
Premesso che l’unico compito fondamentale che ha un Comune è quello di seppellire in terra i residenti e i morti nel territorio comunale per 10 anni e poi versare le ossa in ossario comune, eventualmente dopo permanenza di 5 (2 con uso di enzimi) anni in campo inconsunti, accettare le ceneri conferite e versarle subito nel cinerario comune E BASTA,
a seguito di esumazioni/estumulazioni ordinarie, i resti vanno in ossario comune eventualmente dopo una permanenza in campo inconsunti se non sono completamente mineralizzati, a meno che non vi sia una richiesta unanime degli aventi titolo di diversa sistemazione. Richiesta che il Comune non è obbligato neppure a soddisfare se non dispone dei manufatti richiesti.
Rif. legislativi: DPR 285/90 Art. 67.
1. Ogni cimitero deve avere un ossario consistente in un manufatto
destinato a raccogliere le ossa provenienti dalle esumazioni o che si
trovino nelle condizioni previste dal comma 5 dell’art. 86 e non
richieste dai familiari per altra destinazione nel cimitero.
NOTA: la richiesta di diversa collocazione è residuale rispetto al versamento, procedura di default; nessuna unanimità, nessuna richiesta valida.
In genere si tengono le ossa per un certo periodo in sacchi/cassette identificati in camera mortuaria o apposito locale (o armadio) prima di versarli in ossario comune in modo che se gli interessati ci ripensano, possano indicare una diversa collocazione.