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Ossario comune esaurito: cosa fare?
A seguito di estumulazioni straordinarie l’ossario comune cimiteriale si è esaurito.
1) Posso destinare un riquadro del campo d’inumazione a tale scopo?
2) Se si le ossa devono comunque essere raccolte in cassa di cellulosa ?
Comune di Cecina (LI)
1) No. Secondo il D.P.R. n. 285/90, i resti ossei non reclamati provenienti da esumazioni od estumulazioni ordinarie (o anche da estumulazioni straordinarie), devono essere collocati in ossario comune (art. 85) che è un manufatto specifico (art. 67) del cimitero.
2) Se non si vuole ricorrere ad una soluzione raffazzonata, utilizzando come ossario comune una tomba di famiglia o tombino (cassone) riciclati od un loculo che nessuno vuole perché scomodo, e non è in previsione la edificazione di un nuovo ossario, la cosa migliore è di provvedere alla cremazione dei resti ossei già ricoverati nell’ossario comune del cimitero, in modo da fare spazio.
Ciò è preferibile in quanto il ricorso alla cremazione dei resti ossei contenuti negli ossari comuni è un procedimento previsto dalla Circolare ministeriale n. 10/1998, il cui testo è rintracciabile nel Ns. sito tra la Documentazione Nazionale. Pertanto tale soluzione eviterà di dover acquisire l’assenso da parte dei familiari dei defunti appena esumati o estumulati come da punto 5 della stessa Circolare.
Si ricorda che la Circolare del Ministero, riveste carattere di indirizzo e non è un obbligo. Inoltre il punto 6 della stessa indica che è necessario operare con una Ordinanza del Sindaco (previo parere della Vs. Azienda Sanitaria Locale), che autorizzi a provvedere alla cremazione dei resti ossei dell’ossario comune, magari indicando le condizioni per provvedervi, ad esempio “ogni qual volta fosse necessario garantire la funzionalità d’uso dell’ossario comunale”.
Di fatto sarebbe meglio rivedere il Vs. Regolamento comunale sulla cremazione, seppure del 2006, in quanto si inserisce in un impianto di Regolamento comunale di Polizia mortuaria del 1977, aggiornato al 1980 nel quale, ad esempio, non è contemplata la possibilità di indirizzare alla cremazione i resti ossei dell’ossario comune.
Dal punto di vista operativo sarebbe più utile poter contare sulla funzionalità dell’ossario comune, prevedendo il ricorso periodico alla cremazione dei resti ossei con spesa da concordare con uno o più crematori, invece di provvedere a soluzioni episodiche, che comportano maggiori oneri e dispendio di energie.
Per i riferimenti normativi, procedure, tipologie, contenitori ecc…, si rimanda all’Approfondimento.
Per notizie utili sulla cremazione si veda il documento: Cremazione – procedura.